Destino
Aggiornamento: 5 dic 2021
Nonno lo salva un angelo travestito da signora.
Era uno dei tanti sfollati in viaggio, sul treno erano davvero tanti. E quando quel maledetto aereo tedesco cominciò a mitragliare il convoglio la signora era seduta al suo fianco. Quelle cose durano un attimo e rimangono per sempre. Perché non lo cancelli più l’odore della morte, tutto quel sangue, le urla e la disperazione. Quando nonno riaprì gli occhi la signora con la pancia era riversa su di lui, gli aveva fatto da scudo col suo stesso corpo. L’istinto materno è più forte del pericolo, anche se sei una donna giovane e incinta. Ci morì sotto quelle raffiche spietate la signora e ci morì come muoiono gli eroi che nessuno sa, portando con sé la vita che teneva in grembo, pagando il prezzo più alto. Nonno era un ragazzino allora, il destino aveva mostrato le sue carte.
Le cose finiscono e finisce anche la guerra. E con la ricostruzione arriva il boom economico, lo chiamano così: “boom” come se non ne avessero abbastanza di esplosioni. Dura un decennio e proprio sul finire nasco io, risultato di un incontro domenicale in una di quelle sale da ballo dove le ragazze del dopoguerra, sotto gli occhi vigili dell’accompagnatrice di turno, spesso la madre stessa, riponevano speranze e sogni di una vita migliore. Nonna non avrebbe neanche potuto entrarci in quella sala tant’era giovane, ma un’amica di famiglia riesce a farla passare in qualche modo. Nonno la vede, la invita a ballare e il resto va come deve andare. Destino.
Io sono uno dei figli di quel “boom”. Cresco dando calci ad un pallone, facendo lo stronzo con le ragazze e trascinandomi da una scuola all’altra. Colleziono la stragrande maggioranza degli errori praticabili da quelli della mia generazione, via uno avanti l’altro, almeno fino ai trenta. Poi, a mettermi una mano sotto al culo, ci pensa la vita e mi rimetto dritto. Destino.
Che alle volte sembra avverso e invece ti sta dando una opportunità. Devi solo vederla quella possibilità e afferrarla. Pensaci su quando ti senti con le spalle al muro, potrebbe cambiarti la vita.
Buon Natale, bimba mia.
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